OG: TEMPI DURI...

Citazione :

Abbiamo perso con gli accattoni e siamo usciti dall'unica competizione dove avremmo potuto dire la nostra fino alla fine. Loro sono nettamente più forti e lo hanno dimostrato. Chi mi legge sa che non parlo mai di rigori negati o concessi con generosità quindi lascio ad altri lo sgradevole compito di piangersi addosso recitando la parte dei lesi e vilipesi.
Io, ed oggi più di ieri, non abbasso lo sguardo e nemmeno, onde evitare i classici sfottò, elogio la forza di chi ieri ci ha eliminato. E poco importa se, al posto dello zingaro, c'è un ragazzino adottato che ha giocato alla stragrande.
Qualcuno non ricorda, o finge di non ricordare, che l'anno scorso, di questi tempi, avevamo appena giocato a mantova, perdendo oltretutto, ed avrebbe messo la firma per trovarsi dove ci troviamo oggi.
La serie B non è uno stato mentale ma un terremoto che lascia macerie che necessitano di anni ed anni prima di una ricostruzione migliore della precedente.
Fare tutto in fretta significa edificare senza basi solide ed esporsi così al rischio di nuovi cataclismi.
La paura di molti è che ci aspettano tempi duri.
Io, quei periodi li ho vissuti...
Erano gli anni di Zavarov, Rui Barros, tempi di Coppa Uefa come unico traguardo, stadio spesso pieno, decine di migliaia di abbonati, una Coppa Italia vinta a San Siro contro il milan stellare e con un gol di Galia che fece impazzire i 30mila o giù di lì Gobbi che cantavano come ossessi padroni dello stadio...
Ricordo quella vittoria come una delle più belle in assoluto.
E le trasferte in Europa... All'epoca militavo, orgogliosamente, nei Viking NAB ed avevo portato il gruppo dei romani "che si mettono" tra quelli che marciavano al grido di ALL'ARMI ALL'ARMI..., Francia, Spagna, Germania, Portogallo, Olanda... Avevamo una voglia di esserci indipendente dal risultato in campo. E si trattava "solo" della Coppa Uefa!
Non si vinceva, per dieci anni è stato così, ma nessuno si tirava indietro per questo.
moggi e giraudo hanno fatto del male alla nostra gente tanto quanto la democrazia cristiana ha distrutto il popolo italiano.
Troppi di noi consideravano la vittoria parte integrante della propria fede. Fede... E che fede è quella che ti porta allo stadio solo per festeggiare le vittorie dimenticando che la presenza è indispensabile anche lungo il cammino?
Siamo la Juventus, è vero, abbiamo una Storia, è vero, ma oggi se non mettiamo da parte le medaglie del passato ed iniziamo a ragionare da squadra "normale", siamo destinati non a tempi duri ma solo a soffrire senza avere la capacità di sopportare questa nuova situazione.
Gli antichi romani erano soliti ripetere PER ASPERA AD ASTRA, cioè attraverso le asperità arriveremo alle stelle: ora noi siamo nel mezzo della bufera.
Chi si tira indietro non venga poi, quando accadrà, perchè accadrà, ad elemosinare biglietti per una qualsivoglia finale.
OG

quoto og