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MessaggioTitolo: Blanc   Blanc Icon_minitimeMer Set 12, 2007 3:46 pm

Blanc accetta la squalifica di Zebina: "Rispettiamo la sentenza" "Quando si e’ professionisti bisogna sapere che le provocazioni fanno parte di questo lavoro".

Alla presentazione della prima edizione del torneo “Ale & Ricky sempre nel cuore”, in memoria dei due ragazzi della formazione Berretti morti lo scorso dicembre, l’amministratore delegato della Juventus Jean Claude Blanc ha detto la sua sulla squalifica di 4 giornate al difensore Zebina: “Quando si e’ professionisti bisogna sapere che le provocazioni fanno parte di questo lavoro. Gestiremo la situazione in casa senza renderla pubblica. Con il giocatore ci siamo gia’ incontrati e lo rivedremo ancora. Da parte nostra c’e’ rispetto per la giustizia sportiva e per la sentenza”.

Blanc ha anche parlato della prestazione di Del Piero contro la Francia: “Sabato abbiamo seguito tutti i giocatori della Juventus e sono stati tutti decisivi. Questo dimostra che la Juventus e’ una squadra competitiva. Per me Del Piero ha giocato una bella partita, ma questo non influenza la trattativa sul rinnovo del contratto. Presto ci sara’ un nuovo incontro, anche in questo caso gestiremo la cosa privatamente tra di noi”.

Sui fischi che San Siro ha riservato all’Inno francese ha invece detto: “Se Domenech non avesse fatto certe provocazioni i fischi non ci sarebbero stati. Il calcio non ha bisogno di comportamenti di questo genere. Calciatori, allenatori e dirigenti sono educatori e si devono attenere a linea di comportamento molto piu’ corretta”.

Blanc si dice soddisfatto dell’inizio della stagione della squadra bianconera: “E’ stato buono ma i conti si faranno alla fine. Aspettiamo altre 3-4 gare per fare un bilancio. Credo comunque che se l’impegno non verra’ meno faremo un bel campionato”.

Infine sulla questione stadio: “`Stiamo valutando che tipo di lavori fare. La volonta’ e` di tornarci presto perche’ quella e’ la nostra casa. Nel Cda di fine settembre parleremo anche di questo e spero si decida tutto entro fine ottobre`”.
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MessaggioTitolo: Re: Blanc   Blanc Icon_minitimeGio Set 13, 2007 5:34 pm

Juventus, Blanc: "I fischi all'inno francese? Domenech se li è cercati..."

Fonte: carlonesti.it
Blanc al Circolo della Stampa di Torino: "I fischi di Milano sul mio inno francese? E' Domenech che se li è cercati, con le sue dichiarazioni. La cosa finisce qua. Del Piero? Per me ha giocato bene. A giorni lo vedo per il contratto. Rispetto la giustizia sportiva su Zebina. 45 mila Euro di multa? Cifra inesatta. Sono panni sporchi che preferiamo lavare in famiglia, e non in pubblico".

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MessaggioTitolo: Re: Blanc   Blanc Icon_minitimeMar Ott 16, 2007 6:19 pm

16/10/2007 (7:19) - IL CONTRATTO DEL CAPITANO
Blanc il negoziatore:
"Hai 5 minuti per decidere"
Jean Claude Blanc è ad bianconero dal giugno 2006

Oggi l'ad della Juve proverà a chiudere il rinnovo di Del Piero.
Non alza la voce, ma tiene ferma la parola: troncò con Deschamps,
fece ripensare Trezeguet.
MASSIMILIANO NEROZZI

Allontanati da molti silenzi, una panchina a sorpresa e, ovvio, da una domanda e un’offerta che s’avvistavano solo con il binocolo, la Juve e Alex Del Piero torneranno nuovamente a parlarsi oggi, ora di pranzo, nel tentativo di riannodare la trattativa. Avventurarsi fra i pronostici su come finirà equivale ancora a una passeggiata per campi minati, ma da qualche giorno il rinnovo pare aver lasciato il campo dell’improbabile. A colloquio, come sempre, ci saranno l’ad bianconero Jean-Claude Blanc, il ds Alessio Secco e Stefano Del Piero, il fratello del capitano che da un mese e mezzo ne cura gli interessi. Incontro d’avvicinamento, si sussurra, ma se poi le cifre collimeranno, basterà una telefonata al numero dieci per la firma.

Di certo, per cercare il nuovo accordo, la Juve si potrà spostare di millimetri, non di metri. Lo sforzo, di buona volontà e di quattrini, è stato fatto, pensano in corso Galileo Ferraris: la piattaforma, da un anno più uno, s’è fatta biennale. Resta la riduzione dell’ingaggio, attorno al 30%, per un’offerta (fra i 3 e i 3,5 milioni di euro) che il club giudica comunque robusta e rispettosa. Su quella, allora, si ballerà. E, di quella, hanno parlato a casa Del Piero, ben sapendo che, sulla soglia dei 33 anni, e a questi livelli, nessuno in Italia può pareggiare. Palla al numero dieci, dunque, ma senza grandi spazi per inventarsi piroette. Di fronte, infatti, c’è un garbato signore francese, Jean-Claude Blanc, atterrato sul pianeta calcio con la fama del neofita, cioè pollo, per i troppi furboni del pallone italico, e che nel giro di una stagione s’è affinato a solido negoziatore.

«Una persona sempre educata - racconta chi lo conosce - dai modi mai arronganti, ma anche un dirigente risoluto. Traccia la riga e non va oltre». Che non bluffa o, se lo fa, bene gli riesce, come ha già dimostrato, in un senso e nell’altro. Zero concessioni a Didier Deschamps, con tanti saluti alla lobby transalpina, quando l’agente del tecnico riaprì la trattativa a serie A afferrata. Blanc aveva sempre difeso l’allenatore, neppure lesinando stima all’uomo («Dopo la prima sentenza del meno 30 molti sarebbero scappati, lui no»), ma s’era fatto irremovibile alle nuove, e inattese, richieste. «Blanc è uno che crede nella lealtà - osserva un altro conoscente - e Deschamps aveva firmato un triennale appena dieci mesi prima. Ormai nel calcio i contratti vanno quasi subito fuori corso, lui vorrebbe riportarli al valore che hanno ovunque». Meno che al mercato del pallone. Blanc aveva conosciuto il calcio solo da tifoso («del St.Etienne») e da volenteroso libero («più fisico che tecnica»), ma poi aveva virato su tennis e sci. E sugli studi. Laurea in International Business a Nizza, master in business administration alla Harvard Business School di Boston, poi manager dello sport: dal 1987 al 1992, direttore vendite e marketing dell’Olimpiade invernale di Albertville, quindi nell’organizzazione di Tour de France e, da ultimo, Roland Garros. È uno che si fida dei suoi collaboratori, che crede nel lavoro di gruppo: «Qui c’è una sola società - disse dopo l’addio di Deschamps - non dirigenti che stanno da una parte e altri che stanno dall’altra. Non si può dire questa persona mi piace, quest’altra no». E ancora: «Abbiamo stabilito un piano: chi vuole restare con la Juve, deve condividere questa linea». Altrimenti, ciao. Detto fissando parole chiare, mai strillate però. Trezeguet, addirittura, annunciò l’addio allo stadio, in diretta tv e Blanc non fece una piega: le trattative (con decurtazione) le faccio in privato. S’è visto com’è finita. Ormai, fra i procuratori, gira il racconto di un affare delicato a lungo in bilico, risolto dall’ad bianconero scrivendo la somma su un pezzo di carta: «Avete cinque minuti, ma se non va bene ci stringiamo la mano da gentiluomini e arriverci». Firmarono. La cifra di oggi, è già scritta da un pezzo.
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MessaggioTitolo: Re: Blanc   Blanc Icon_minitimeSab Ott 20, 2007 6:54 pm

"Tiago? Lo teniamo, fa parte del nostro patrimonio"
MASSIMILIANO NEROZZI
Questione di «ragione», «di soldi» e «di cuore», a occhio, in ordine di importanza: per questo la Juve e Alex Del Piero non hanno spezzato il matrimonio. Passati mesi in silenzio, l’ad bianconero Jean-Claude Blanc spiega perché è finita così.

Blanc, 4 milioni di euro l’anno per un giocatore di 33 anni: mica pochi.
«Quello con Del Piero è un accordo speciale per un giocatore speciale. E anche un’intesa innovativa: non solo un accordo di prestazione sportiva, ma anche di partnership per sviluppare di più la sua immagine in Paesi e in categorie merceologiche. Alex è il numero uno nel calcio italiano. Abbiamo chiuso cinque rinnovi su cinque, e ora la Juve è più forte di prima: tecnicamente e per potere commerciale. Possiamo parlare a grandi società americane, cinesi o italiane, discutendo di Juve, di Buffon e di Del Piero. Un portafoglio molto innovativo».

Ha vinto Del Piero?
«Dirlo, è sbagliato. Ha vinto la Juve, la squadra e la società. L’obiettivo era farla più forte ed è stato raggiunto. Mai firmato un contratto che non volevamo firmare».

Avete dato garanzie tecniche?
«No, anche se Ranieri è stato sempre messo al corrente della trattativa. Alessandro ha dimostrato negli ultimi anni le sue capacità, ed è intelligente per capire come poter dare il meglio sul terreno. Sfruttare al meglio i giocatori, è compito dell’allenatore».

Quanto hanno pesato i tifosi?
«Come società abbiamo lo stesso cuore loro: la volontà, dall’inizio, era quella di trovare un punto di equilibrio. Ma anche i tifosi pensano con cuore e ragione, anzi, la gran parte ragiona come noi: sanno che c’è un bilancio da rispettare. Il cuore può parlare, ma anche ascoltare: così abbiamo sentito il messaggio dei tifosi, ma dobbiamo essere manager. Abbiamo cercato un equilibrio anche sul tema dell’immagine, coinvolgendo la squadra commerciale della Juve per valutare quanto le ipotesi fatte potessero essere trasformate in soldi veri, per Alessandro e per noi».

«La questione economica non era un problema», ha detto Del Piero.
«In accordi del genere, i soldi sono sempre una parte importante: e se è passato tutto questo tempo, è servito anche, non solo, ma anche, per discutere di quelli».

Durante la trattativa l’ha mai chiamata John Elkann?
«C’è un rispetto dell’organismo che conduce la società, che è il cda. Quello è il veicolo attraverso il quale vengono dati i punti di vista, e Carlo (Sant’Albano ad di Ifil, ndr) lavora molto con John. Lui ha sempre rispettato la nostra indipendenza, ma è stato molto felice. Gli ho telefonato, appena abbiamo firmato»

Buffon s’è sorpreso della partenza della Juve. Lei?
«Difficile dire di no, sarebbe una terribile arroganza. Sono positivamente sorpreso. Anche a Firenze abbiamo iniziato con sei nuovi giocatori, non bisogna dimenticarlo. E questo mix di giovani e di esperienza funziona, anche perché c’è un allenatore che fa cucina da quattro stelle Michelin. È un grande chef».

Tiago è ancora un buon ingrediente?
«Penso che lo sarà. In campo c’è grande concorrenza e allora guardo anche il lato positivo, non solo quello negativo: sta facendo molto bene Nocerino, uno che abbiamo deciso di tenere e che non è qui per caso».

Andrà via a gennaio?
«Per me fa parte del gruppo e la stagione è lunga: e non sempre se fai un grande investimento, il giocatore può subito dimostrare tutto il suo valore. Basta guardare Ronaldo al Milan. Penso che in casa abbiamo un patrimonio molto importante del calcio europeo».

Che stadio farete?
«Sarà argomento del prossimo cda. Abbiamo comprato casa, dobbiamo decidere come la facciamo: dare un colpo di bianco o scegliere un progetto molto differente. Si può anche fare il minimo, ma non è in linea con le nostre ambizioni».

Preoccupato per i diritti tv?
«Sì, perché ci si gioca il futuro del calcio italiano a grandi livelli. Bisogna passare più tempo a far crescere questi ricavi piuttosto che a pensare come dividerli diversamente».

Un modo per aumentarli?
«Definire l’esclusività: in Italia ci sono tante piattaforme, non c’è più l’esclusività. Qui le partite si vedono sul telefonino, sul satellite, sul digitale terrestre. Il canale che paga, sa che paga caro, ma deve sapere che ha l’esclusività. E decidiamo quante partite si possono dare in diretta».

Ha letto l’ultima di Domenech?
«È un provocatore, è la sua maniera di motivare. Ma non è in linea con i miei valori e con quelli della Juve. Ci vuole rispetto per gli avversari e chi comanda una Nazionale o guida una società ha una funzione delicata. Quasi come fosse un educatore, perché davanti alla tv o a un giornale ci può sempre essere un bambino di dieci anni. E quello non è un bell’esempio. Il rispetto delle persone, lo si può insegnare tutti i giorni».


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MessaggioTitolo: Re: Blanc   Blanc Icon_minitimeMar Nov 06, 2007 7:19 am

Blanc si gode il cuore Juve
"Daremo fastidio a tutti"

L'amministratore delegato bianconero: "Ho dormito bene stanotte, ieri è stata una bella gara, avvincente. La qualità dell'Inter non si discute: noi abbiamo giocato un ottimo primo tempo, ci hanno punito alla prima distrazione, abbiamo ribattuto con il carattere"
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MessaggioTitolo: Re: Blanc   Blanc Icon_minitime

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