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 100 anni da record, 1897-1997

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MessaggioTitolo: 100 anni da record, 1897-1997   100 anni da record, 1897-1997 Icon_minitimeGio Lug 19, 2007 5:30 pm

DAL 1897 AD OGGI UN SECOLO DI VITTORIE E SODDISFAZIONI.




Il 1 Novembre 1897 nasce a Torino, in Corso Umberto, lo "SPORT CLUB JUVENTUS".

Nasce grazie all'idea di alcuni studenti del liceo D'Azeglio, tra i quali Eugenio ed Enrico Canfari che, ritrovatisi su di una panchina (gelosamente custodita nella sede della società) per parlare di sport, sulle orme di quanto stava già accadendo in Gran Bretagna ed in gran parte d'Europa, decidono di fondare quella che ben presto verrà considerata "La fidanzata d'Italia". Quando si trattò di decidere il nome le idee furono le più svariate, tra cui quella di chiamare la nuova squadre "Augusta Tourinorum", ma poi, a seguito di votazione fu scelto in nome più semplice, "JUVENTUS".

La prima maglia era rosa, con cravatta o papillon. Nel 1903 divenne bianconera per cause fortuite.

Un certo Mister Savage, commerciante all'ingrosso di prodotti tessili a Torino nel 1903, giocatore di Calcio, ma soprattutto arbitro designato di determinate partite ufficiali, viste le magliette color rosa ed i pantaloni neri dei giocatori della Juventus, propose loro di rinnovare quell'uniforme, comprando in Inghilterra una nuova e più completa dotazione. Ricevuto l'incarico, Mister Savage si mise subito in contatto con una fabbrica tessile di Nottingham ed inviò l'ordine d'acquisto accompagnato dalla più matrattata delle vecchie uniformi rosa e nere. L'impiegato di Nottingham, vista la scolorita maglietta rosa, credette che fosse piuttosto bianca e macchiata. Quindi, vista la coincidenza tra i colori della Juventus e quelli bianconeri della squadra locale, il Notts County, pensò bene di spedire in Italia una dotazione di uniformi appunto del Notts County. A Torino, quando fu aperto il grosso pacco postale, ci furono esclamazioni di delusione e molte critiche. Le maglie a strisce bianconere non piacquero. Ma non c'era alternativa, pertanto dovettero adottarle

Il primo presidente della storia bianconera fu Enrico Canfari, che morirà al fronte durante la prima guerra mondiale.

Nel 1900 la Juve si iscrive al primo campionato, ma viene subito eliminata, trovando di fronte avversari molto più preparati di lei. Ma già dopo soli 5 anni arriva il primo scudetto, dopo un palpitante finale a tre contro Milanese e Genoa. Il presidente era Alfredo Dick, che però, dopo alcune accese discussioni di spogliatoio, decise di andarsene e fondò, per "dispetto", il Torino.

In questi anni e fino allo scoppio della prima guerra mondiale, la Juve si deve accontentare di un posto di secondo piano rispetto alle altre potenze calcistiche, in particolar modo Casale e Pro Vercelli.

Con la fine della grande guerra, la Juve compie grandi passi in avanti fornendo anche alcuni giocatori alla Nazionale maggiore.

Il 24 Luglio 1923, la famiglia Agnelli entra a far parte della Juve con Edoardo, padre di Giovanni ed Umberto, e figlio del fondatore della FIAT, eletto nuovo presidente in sostituzione di Corrado Corradini, autore dell'inno sociale che la Juve adotterà fino agli anni sessanta.

In quella Juve esordì in prima squadra il grande Giampiero Combi, portiere del quinquennio.

Poi, con l'arrivo di giocatori come Munerati, Rosetta, Bigatto, la Juve vince il suo secondo scudetto nel 1926.

La società bianconera comincia a dimostrare di essere una nuova potenza calcistica e, con allenatore Carlo Carcano ed i nuovi arrivi Caligaris, Ferrari, Borel II (ribattezzato dai tifosi Farfallino), Monti, Orsi, Verglien I, Vergien II, si rende famosa vincendo cinque scudetti consecutivi (1931-1935), record eguagliato solo dal Torino.

Ben sette giocatori di quella meravigliosa squadra fanno parte della nazionale di Pozzo, Campione del mondo nel 1934. Nel 1938 la Juve conquista anche la sua prima Coppa Italia.

In campo internazionale i risultati non sono entusiasmanti, la Juve approda alla Coppa Europa ma, per ben 4 anni si ferma alle semifinali.

Durante il quinquennio e precisamente nel 1933 la Juve fa il suo ingresso allo Stadio Comunale, nel quale verranno scritte pagine indimenticabili della storia bianconera. C'è sempre un po' di commozione in tutti i tifosi, nel ricordare il mitico Comunale, lo stadio che ha conosciuto le imprese di Boniperti, Sivori, Charles prima, e di Platini, Bettega, Rossi, poi. Al comunale il pubblico era veramente il dodicesimo uomo in campo.

Il 14 Luglio 1935 muore in un incidente aereo, davanti al porto di Genova, il presidente bianconero Edoardo Agnelli. Bisognerà aspettare ben 12 anni prima di rivedere un Agnelli alla guida della Juve. Nel 1947 diventa infatti presidente Giovanni Agnelli, che sostituisce Piero Dusio, e che resterà alla guida della squadra fino al 1953.

Inizia un periodo povero di vittorie, infatti la Juve vincerà uno scudetto dopo 15 anni (1949/50), grazie anche al supporto di nuovi campioni, come Carlo Parola, Praest, Hansen ed in particolar modo Giampiero Boniperi (459 presenze nella juve e 179 goals). Nel frattempo (1953) arriva la terza Coppa Italia.

Nel 1956, su consiglio di Giovanni Agnelli, che lo affiancherà, diviene presidente Umberto Agnelli. Con lui si apre un nuovo trionfale ciclo di vittorie, grazie anche a nuovi campioni come Charles e Sivori (pallone d'oro nel 1961), il quale creò non pochi grattacapi al presidente per il suo carattere un po' troppo "irruente" in campo.

La Juve conquista quindi lo scudetto negli anni 1958, 1960, 1961 e si fregia della stella del decimo scudetto (1957-58).

Umberto Agnelli lascia la presidenza nel 1959/60.

Nel 1966-67, con Vittore Catella presidente ed Heriberto Herrera allenatore, la Juve conquista il suo tredicesimo scudetto.

La società juventina si sta apprestando a trascorrere uno dei periodi più gloriosi della sua storia.

Dopo le gesta che ha regalato a tutti i fans durante il suo periodo di attività', Il 13 Luglio 1971, Il grande Giampiero Boniperti, che diventerà famoso anche per la sua abitudine di abbandonare lo stadio dopo i primi 45 minuti, diventa presidente. Chiama ad allenare la squadra, prima Vycpalek, poi Parola ed infine il grande Giovanni Trapattoni.

La Juve in quegli anni si avvale del lavoro di grandi campioni, tra i quali Zoff, Tardelli, Platini, pallone d'oro per tre anni consecutivi, 1983-1984-1985, record mai eguagliato, Boniek, Cabrini, Causio, Paolo Rossi, pallone d'oro nel 1982, Bettega, Gentile Brady, Capello Anastasi, Altafini, Cuccureddo, Benetti, Bonisegna, Furino, che ebbe l'onore di vincere ben otto scudetti, ed il grande ed indimenticabile Gaetano Scirea, capitano di quella Juve e campione di lealtà in campo e fuori, morto tragicamente in un incidente d'auto in Polonia, in una località vicino a Zabrze, il 3 Settembre 1989, mentre, come vice di Zoff, andava ad osservare gli avversari di coppa. Aveva 36 anni.




Tutti Campioni indimenticabili che hanno contribuito ad arricchire la già assortita bacheca juventina vincendo ben 9 scudetti in quindici anni (1971/72-1972/73-1974/75-1976/77-1977/78-1980/81-1981/82-1983/84-1985/86), conquistando la seconda stella, e ponendosi alla ribalta europea e mondiale vincendo tutte le coppe internazionali (Coppa UEFA nel 1977 dopo al doppia finale contro l'Athletic Bilbao, Coppa delle Coppe il 16 Maggio 1984 a Basilea, sconfiggendo il Porto per 2-1, Supercoppa Europea il 16 Gennaio 1985 a Torino contro il Liverpool , che sconfiggemmo per 2-0, Coppa dei Campioni il 29 Maggio 1985, battendo ancora il Liverpool per 1-0 nella tragica notte dell'Heysel, e Coppa Intercontinentale conquistata a Tokyo l'8 Dicembre 1985 contro l'Argentinos Juniors, 6-4 il risultato dopo i tempi supplementari).

E' la Juve dei grandi record, la Juve dei 51 punti in campionato, la Juve che gioca, diverte e vince.

L'11 Luglio 1985 la Nazionale allenata da Bearzot, diventa Campione del Mondo in Spagna e bel 6 giocatori Juventini danno il loro contributo a quel meraviglioso successo (Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli, Rossi).

Il 17 Maggio 1987 Michel Platini si ritira dal calcio giocato lasciando un vuoto in tutti i tifosi bianconeri.

Nel 1990, anno dell'inaugurazione dello stadio "Delle Alpi", la Juve conquista la Coppa Italia e la Coppa Uefa, disputando una emozionante doppia finale tutta italiana contro la Fiorentina.

Era la Juve di Vittorio Chiusano presidente, succeduto a Boniperti, dimessosi il 5 Febbraio 1990, e Dino Zoff allenatore, il quale, nonostante meritasse la conferma per i due trofei conquistati, dovette lasciare il posto a Gigi Maifredi, grande tifoso juventino che, nonostante l'arrivo di nuovi campioni del calibro di Roberto Baggio, Pallone d'oro nel 1983, non riesce a conquistare alcun trofeo, anzi si piazza al settimo posto in campionato e resta fuori dalle competizioni europee.

Gli Agnelli prendono quindi immediati provvedimenti, richiamando Boniperti e Trapattoni ma purtroppo i risultati non sono entusiasmanti e la Juve rimarrà a digiuno di scudetti per 9 anni.

Finché non volta pagina e, con l'arrivo ai vertici della nomenclatura bianconera del trio Bettega-Giraudo-Moggi e di Marcello Lippi Allenatore, avvalendosi della classe di campioni come Vialli, diventato il nuovo idolo della tifoseria, Ravanelli, Sousa, Del Piero, Peruzzi, Deshamps, Conte, Ferrara, inizia un nuovo ciclo, coronato dalla vittoria del ventitreesimo scudetto e della nona Coppa Italia nel 1995 sconfiggendo il Parma nella doppia finale, della Champions League, vinta il 22 Maggio 1996 contro l'Ajax (goal di Ravanelli e poi vittoria ai rigori), della Coppa Intercontinentale vinta a Tokyo il 26 Novembre 1996 e della Supercoppa Europea nel 1997 contro il P. S. Germain, 6-1 al "Parco dei Principi" e 3-1 a Palermo.

Tutte queste vittorie sono state dedicate ad un campione scomparso, Andrea Fortunato, morto di leucemia il 25 Aprile 1995.

Dopo aver dominato in Italia e nel mondo, per la stagione 1996/97 la Juve cambia ancora. Per la dirigenza nessuno è incedibile od indispensabile. Ma la Juve cambia molto e vince molto.

Vanno via Vialli, Ravanelli, Paulo Sousa ed approdano alla Juve nuovi giovani quali Vieri, Amoruso ed altri campioni già affermati come Montero, Zidane, Boksic.

L'annata è strepitosa, la juve domina in campionato ed in coppa. Per il grande slam mancano solo scudetto e Champions League.

La Juve, reduce dal 6-1 inflitto al Milan in campionato, sconfigge ed umilia l'Ajax in semifinale per 2-1 all'Amsterdam Arena, e ribadisce la sua superiorità con un perentorio 4-1 nel ritorno a Torino.

E' il 25 Maggio 1997, la Juve è per la seconda volta consecutiva in finale.

Di fronte il Borussia del ex Moeller, Sousa, Kohler, Cesar, Reuter, nella finale unica di Monaco di Baviera.

Sfortuna, pali qualche decisione arbitrale discutibile ed una non ottimale condizione atletica, negano al popolo bianconero un'altra gioia immensa ; il Borussia esce vittorioso nonostante una prodezza di Alex Del Piero.

Ma alla Juve non c'è tempo per i rimpianti. Già dopo soli tre giorni si decide il campionato. Dopo un finale palpitante con il Parma, la Juve gioca la partita scudetto a Bergamo, contro l'Atalanta. E' il 23 Maggio 1997, goal di Inzaghi e pareggio di Juliano. Il 24° scudetto è conquistato.

Il resto è storia recente. La Juve ha affontato la nuova stagione dopo essere stata molto attiva sul mercato con l'acquisto di nuovi giocatori quali Inzaghi (capocannoniere del Campionato 1996/97) e Pecchia e la cessione record di Vieri all'Atletico Madrid per 34 miliardi.

E dopo una delle stagioni più dure degli ultimi anni la Juve si è aggiudicata il 25° titolo della sua gloriosa storia. 25 scudetti in cento anni...un record.
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MessaggioTitolo: Re: 100 anni da record, 1897-1997   100 anni da record, 1897-1997 Icon_minitimeVen Lug 20, 2007 2:38 am

ANCHE ALL'INIZIO ERAVAMO I MIGLIORI..SEMPRE E COMUNQUE FORZA JUVE!!!!cheers cheers
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